Un’intervista ad Andrea Verri, Fabio Regazzoni e Renato Buontempo, i tre Soci fondatori di Amilon, a un anno dall’ingresso nel Gruppo Zucchetti

 

Crescita e innovazione. Queste le prime parole che riecheggiano in casa Amilon a un anno dall’arrivo nella grande famiglia Zucchetti, la prima software house italiana.

Amilon archivia un anno straordinario.

Nell’anno più difficile per tutti, l’azienda è cresciuta ulteriormente ed è riuscita a riconfermare l’attenzione nei confronti delle persone, delle loro esigenze e delle loro potenzialità, scegliendo di rilanciare i propri obiettivi più alti: sviluppare ulteriormente le soluzioni in ambito HR, Retail e Hospitality e aprire opportunità di business in nuovi settori e mercati.

Amilon è in continua evoluzione, cresce e sogna avventure che da un anno a questa parte sono sempre più vicine e realizzabili. Con l’ingresso nel Gruppo Zucchetti, l’azienda concretizza la propria aspirazione di costruire un proprio modello che ha dimostrato di reggere l’impatto di una trasformazione profonda e di renderla una straordinaria occasione di crescita.

Ma cosa è cambiato nei mesi appena trascorsi? Ce ne parla chi ha visto nascere e crescere Amilon, sin dai primi coraggiosi passi: Andrea Verri, Fabio Regazzoni e Renato Buontempo, i tre Soci fondatori di Amilon.

 

Cosa è cambiato in Amilon a un anno dall’acquisizione della software house di Lodi?  

Andrea Verri: Con l’ingresso nella grande famiglia Zucchetti, abbiamo incontrato molte persone entusiaste e competenti che ci hanno subito coinvolto, con l’obiettivo di supportare la nostra crescita, di integrarci al meglio nel Gruppo e di sfruttare tutte le possibili sinergie. Ne abbiamo condiviso da subito i valori, il primo dei quali è l’innovazione, che è sempre stata il motore della nostra crescita.

Come è nata la partnership con Zucchetti?

Fabio Regazzoni: Fin dai primi colloqui, abbiamo colto l’importanza di sviluppare sinergie con tutte le Business Unit Zucchetti e ci è venuto spontaneo approfondire la conoscenza di tutte le soluzioni e le attività del Gruppo per capire come mettere in condivisione la tecnologia e i servizi di Amilon.

Quali sono le opportunità ottenute da questa acquisizione per l’anima IT di Amilon?

Renato Buontempo: Di meglio non si poteva immaginare: siamo entrati nel più grande gruppo software in Italia. Sin da subito, abbiamo potuto dialogare con i colleghi del gruppo, con i quali abbiamo scambiato informazioni su metodologie, infrastrutture e tecnologie ed è subito stato evidente che interagire con una realtà specializzata nello sviluppo del software può apportare benefici a chi, in azienda, segue queste attività. Inoltre, in termini di sicurezza informatica e pagamenti elettronici, abbiamo potuto confrontare ed evolvere, ove possibile, le nostre tecnologie.

In che modo sta avvenendo il passo avanti tecnologico e digitale dell’azienda?

Renato Buontempo: Le parole chiave sono: innovazione, integrazione e sicurezza, tre grossi pilastri sui quali stiamo basando sempre più il progresso digitale dell’azienda. L’innovazione è il nostro motore primo, che, soprattutto in abito tecnologico e digitale, ci spinge a ricercare soluzioni e prodotti nuovi; l’integrazione, con tutte le realtà del gruppo, ci aiuta a definire flussi e processi automatizzati e sempre più standardizzabili; la sicurezza è ancor più prioritaria e ogni giorno è necessario innovare e aggiornarsi, in un contesto in cui il prodotto sono le Gift Card.

Parliamo di numeri: quanto è cresciuta Amilon nell’anno appena trascorso?

Andrea Verri: Amilon, nonostante l’anno pandemico, è riuscita a crescere ulteriormente arrivando a fatturare oltre 150 milioni di euro con una presenza internazionale sempre più consolidata. Questo anche grazie alle sinergie attuate con il Gruppo, per esempio con l’integrazione totale del nostro business in Zucchetti Messico o con la realizzazione della Zucchetti card, che Zucchetti ha messo a disposizione di tutti i suoi clienti e che consente loro di erogare fringe benefit con un prodotto semplice e digitale.

Come si sta sviluppando questa partnership? Cosa dobbiamo aspettarci dal futuro? 

Fabio Regazzoni: È un processo meraviglioso e stimolante! Nel primo anno abbiamo lavorato con la Business Unit HR per integrare un prodotto di Fringe Benefit da offrire ai clienti Zucchetti (la Fringe Benefit Card Zucchetti); abbiamo poi integrato nell’offerta della Business Unit Hospitality, la nostra offerta media per Sportrick sul mondo palestre, che saremo pronti ad offrire non appena si potranno riaprire.

Stiamo poi lavorando a progetti molto ambiziosi, che per il momento restano una sorpresa, ma su cui stiamo investendo tanto, sia in termini di risorse, che di sviluppo. Ora siamo anche supportati da una figura di Integration Manager, che Zucchetti ha appena creato e su cui faremo molto affidamento.